colore variabile nell'arco della stessa giornata, assume sfumature più scure durante il giorno e più chiare durante la notte per agevolare la termoregolazione. Ventre brunastro, giallastro o bianco. Il dorso assume colorazioni dal grigio cenerino al marrone-baige.
Predatore, si nutre di insetti e ragni che caccia grazie alla sua eccellente vista. Può essere considerato un insetticida biologico per la sua azione di caccia nei confronti degli insetti nocivi.
Il Geco Leopardino (Eublepharis macularis) è un sauro di piccole dimensioni (generalmente 18-20 cm per gli esemplari di grandezza standard e 30-31 cm per gli esemplari “giganti”) appartenente alla famiglia Euplepharidae (l’unica famiglia di gechi provvista di palpebre mobili). Il Geco Leopardino è un rettile dalle abitudini notturne, che ama trascorrere le ore più calde del giorno nascosto all’interno di crepe e insenature tra le rocce, dove il calore rilasciato da queste ultime e l’umidità gli garantiscono un microhabitat particolarmente confortevole per il riposo. È un provetto scavatore, per cui utilizza spesso come rifugi anche tane sotterranee. Durante la notte invece si sposta a caccia di insetti.
Sarà sufficiente spruzzare acqua sui tronchi e piante del terrario una volta al giorno, in estate si potrà aumentare le nebulizzate a due volte al giorno. Il nostro consiglio è quello di inserire comunque una piccola ciotola con dell'acqua, sopratutto nel periodo estivo.
Il C.ciliatus è un geco prevalentemente insettivoro ma in natura la sua dieta è costituita anche dalla frutta.
Gli insetti con cui lo andremo a cibare sono prevalentemente grilli, blatte e tarme della farina.
A ogni pasto gli insetti vanno spolverati con calcio e una volta a settimana con calcio + vitamina D3, questa vitamine è importanti per sintetizzare il calcio e fissarlo alle ossa.
Almeno un pasto a settimana sarà invece costituito da frutta o preparati come Pangea e Repashy.
La frutta viene presentata all'animale sotto forma di frullato o omogenizzato al quale andrà aggiunto il calcio puro o il calcio con la vitamina D3.
Per i preparati come Repashy e Pangiea il rapporto medio è 1:3 ovvero un cucchiaio di prodotto e 3 di acqua, in questi prodotti non è necessario usare il calcio dato che sono già studiati per offrire un pieno apporto nutrizionale all'animale.
Una cosa importante da avere sempre nel terrario sarà infine un tappino di calcio così che il geco possa assumerlo anche al di fuori dei pasti.
La salute e il benessere del nostro Geco Leopardino saranno strettamente legati alla corretta gestione del terrario in cui esso andrà a vivere. Quando si decide di allevare qualsiasi rettile non bisogna mai avere fretta e acquistare l’animale in maniera impulsiva: è di fondamentale importanza che il proprietario:
Si informi adeguatamente e in maniera quanto più approfondita possibile sulle caratteristiche della specie e sulle sue necessità di base.
Si procuri in anticipo tutto l’occorrente (terrario del giusto tipo e di dimensioni adeguate, lampade, tappetini, accessori).
Allestisca il terrario in maniera ottimale accertandosi che tutto funzioni correttamente e i livelli di temperatura e umidità corrispondono a quelli desiderati.
Questo permetterà di prevenire situazioni spiacevoli e ci consentirà di evitare di esporre il nostro nuovo rettile ad attese più o meno lunghe in un ambiente provvisorio o peggio a stress causati da errori nella gestione dei parametri microclimatici. Queste regole costituiscono di fatto una trasposizione dei principi base dell’acquariofilia all’erpetocoltura (“Cage before reptile”) e valgono allo stesso modo per tutti i rettili domestici!
Il terrario dovrà essere sviluppato in orizzontale: Gechi Leopardini sono animali terricoli e quindi al contrario dei loro “cugini” tropicali non si arrampicano! Un’altra caratteristica peculiare della famiglia Eublepharidae è infatti l’assenza delle tipiche lamelle digitali che consentono agli altri gechi di far aderire le dita anche a superfici molto lisce. Non si arrampicheranno quindi sui vetri ma sfrutteranno solo lo spazio “calpestabile”.
Per un singolo esemplare andrà benissimo un terrario delle dimensioni di 65x45x45 cm. Per una coppia sarebbe opportuno procurarsene uno di almeno 80x45x45 cm. Ovviamente maggiore è lo spazio a disposizione più ne beneficerà il benessere del Geco. Ad oggi è possibile trovare sul mercato un’infinità di modelli che differiscono per dimensioni caratteristiche tecniche e materiali di costruzione. Molti tra i terrari commercializzati per rettili di piccole-medie dimensioni sono costituiti da 3 o addirittura 4 pareti in vetro (tipo acquario). Terrari di questo tipo sebbene spesso maggiormente apprezzabili dal punto di vista estetico rendono molto più difficile la gestione dei gradienti termici e il mantenimento di una temperatura adeguata all’interno in quanto il vetro non garantisce una coibentazione sufficiente (specialmente d’inverno!). Motivo per cui l’utilizzo di questo genere di terrari ha senso solo quando questi vengono collocati all’interno di apposite “reptiles room” ovvero stanze a temperatura controllata dedicate appositamente all’allevamento di rettili.
In oltre Per il benessere dell’esemplare (o degli esemplari) che ospiterà, il terrario andrebbe collocato in una stanza tranquilla, priva di rumori fastidiosi come quelli di TV o stereo.
La cucina è il luogo più sconsigliato per via dei continui sbalzi termici, le esalazioni di forno e fornelli, detergenti spray ecc. È inoltre importante che il punto in cui il terrario viene collocato non sia esposto alla luce solare diretta che penetra attraverso porte o finestre: il vetro potrebbe trattenere il calore causando un pericoloso surriscaldamento dell’ambiente interno per effetto serra.
Il terrario naturalistico è sicuramente la scelta più gradevole a livello estetico ed è anche il sistema più idoneo per l'allevamento del nostro geco in quanto un substrato in fibra di cocco o torba e le piante vere mantengono maggiormente l' umidità rispetto al tipo di set up che abbiamo precedentemente descritto.
Per realizzare un terrario di questo tipo bisognerà posizionare sul fondo 2/3 cm di argilla coperta da una rete a maglia fine sulla quale poi andrà appoggiata la torba o fibra di cocco.
La base in argilla serve per drenare l'acqua ed evitare i ristagni nella terra che farebbe marcire le piante.
Una volta creato il fondo bisognerà inserire quindi qualche pianta che avrà una duplice attitudine ossia offrire ripari agli animali e rendere esteticamente più bello il nostro terrario.
Le piante adatte al terrario dei ciliatus sono molte, le più usate sono il Pothos, il filodendro e tutte quelle piante che si adattano ad ambienti molto umidi.
Un altro arredamento molto importante per il terrario di questi animali sono i rami, perchè questi gechi sono molto attivi di notte e saltano da un tronco all'altro, ci vorranno poi dei nascondigli come cortecce o tubi di sughero che verranno usati soprattuto di giorno come riparo.
Dopo aver inserito le piante e gli arredi nel terrario bisognerà pensare a come tenere sempre pulito il substrato, e per questo motivo si ricorre ai collemboli, loro si occuperanno di mangiare feci e i resti degli animali morti, in questo modo avremo sempre il substrato pulito ed eviteremo che si formino muffe.
Come già detto in apertura a livello estetico il terrario naturalistico è sicuramente meglio di un terrario asettico, però avendo al suo interno numerose forme di vita come piante e insetti spazzini avrà bisogno di più cure e non sempre sarà di facile gestione.
Avendo inserito le piante vive sarà quasi indispensabile aggiungere un fonte luminosa per permettere ad essere di fare la fotosintesi così che possano crescere e riempire il nostro terrario, e inoltre sarebbe buona cosa avere un sistema di nebulizzazione automatico in modo da avere sempre la giusta umidità nel terrario.